My mom wanted to be an astronaut

“Saltare non è che un altro modo di cadere: tra l’atterraggio e lo scarto. Il corpo privato delle proprie coordinate

(- “ in stato di emergenza”-) non avendo un contesto a cui riferirsi, è ridotto al gesto, ad una risposta primaria.

Il mio lavoro di questi anni indaga questa condizione.

Tra il disertare e l’esporsi, nell’estesione tra questi due poli, trovare uno spazio possibile per condividere questa esperienza”.

(dal testo dell’invito alla mostra Exit Exihibit, Kamo Atelier Berlino)

my mom wanted to be an astronaut 2019 acryl on canvas 160 x 130

My mon wanted to be an astronaut è un lavoro sul tempo, sull’accettazione, sulla caduta. Il tempo che regala lo sguardo dell’altro,

io figlia, tu figlio, che nel racconto incorpora in un discorso d’amore e nel legame che lo salda, la nostra fragilità.

my mom wanted to be an astronaut (Pietà) 2019 acryl on canvas 160 x 130

Exit Exhibit 2019 Kamo atelier Berlino Germania

Ulna (.grafie) 50 x 60 cm

Radio (.grafie) 50 x 60 cm

Atterrando 2019 acrilico su tela 130 x 110 cm

millimetri di te/me 2018 carta logaritmica A4