Teatro 2 Pelanda | Mattatoio
Piazza O. Giustiniani 4
Roma
Un’installazione e dispositivo d’incontro a IPER 024, festival delle periferie.

veduta dell’installazione Iper_Tenda Mattatoio la Pelanda IPER 024
22 le presenze invitate all’Iper_Tenda: artisti, attivisti, poeti, musicisti, figure alle quali ho chiesto di portare una propria voce o gesto, una pratica da condividere, approfondendo alcune linee che accompagnano il procedere della Tenda_ indagandone squarci e memorie, arricchendone lo spettro cromatico ed aprendola a nuovi venti.
le 7 GIORNATE:
ANIMALI, NUOVE ALLEANZE E PARENTELE – L’INVISIBILITA’ edil SELVATICO – GESTI DISEDUCANTI: DISARMANTI e DISERBANTI – RIDISEGNANDO GEOGRAFIE: il CONFINE COME LUOGO ed ESPERIENZA – IL CORPO, GENEALOGIA E NUOVE GESTAZIONI – DEL RIPARARE e NUOVE COMPORTAMENTALITA’
(I video degli interventi nel programma qui sopra).


dettaglio dell’istallazione alla Pelanda 2024



bozzetti del progetto
“per una rosa” stampa B/N e colore 2015

magneti stampa B/N su carta 2016

L’Iper_Tenda si estende negli spazi del teatro 2 della Pelanda con le sue linee, portandovi le sue coordinate in sospensione,
abitandola temporaneamente di corpi,
azioni, proposte, incontri in nome di uno spazio di immaginazione collettiva per la terza edizione del festival HIC SUNT LEONES
Dove abita l’immaginazione.









dall’ articolo “Hic Sunt Leones. Realtà e Utopie” al Festival delle Periferie di Roma di Silvia Carletti Zone Impure Journal for Art and Antropology
Così anche l’installazione IperTenda di Valeria Sanguini è testimone della complessa relazione tra arte, antropologia e realtà, in qualità di “storyboard circolare”
e dispositivo nomade nato nel 2011 a Berlino dove aveva sfilato in strada unendosi ad una manifestazione, successivamente portata a Riace come simbolo di accoglienza e legame tra gli abitanti, e infine attivata al MAAM nel 2016, dove è divenuta parte integrante della casa-città-museo.
Per il Festival,la Tenda è installata in una delle sale del Mattatoio e ospita incontri, performance e opere partecipate, in qualità di “lente di conoscenza”. Ad inaugurarla è l’intervento di Ode, ragazzo senza fissa dimora arrivato in Italia attraverso un lungo viaggio dalla Nigeria passando per la Libia. Il suo è un racconto di viaggio, Along the Line, tra l’arrivo in Italia e la quotidianità di un’esistenza precaria: a Roma, raccoglie foglie e rifiuti lungo le strade prendendosi cura degli spazi abitativi di un quartiere dove, per ossimoro, la sua presenza è a volte invisibile. Posta al centro e in relazione con il dispositivo Tenda, la sua narrazione diviene elemento di rottura e di ingresso negli spazi rappresentativi dell’arte della cruda realtà del vivere il margine.
L’istallazione alla Pelanda
L’ Iper_Tenda è un disegno che si sviluppa percorrendo: dalla Tenda_ all’Iper_Tenda
La Tenda_ non concepisce specificità se non quella che si costruisce in cammino e nel trovare luoghi dove soffermarsi, si costruisce sempre estendendosi e mettendoli in relazione. La Tenda_ aveva scelto il MAAM nel 2016 quale ideale approdo in corrispondenza alle proprie coordinate di partenza e le rilancia con l’invito a partecipare all’Iperfestival delle periferie facendosi Iper_Tenda.
In questa occasione La Tenda_ si riattiva celebrando l’incontro del Metropoliz e del MAAM, con il tessuto cittadino, riconosciuto dopo come spazio di sperimentazione culturale e sociale, attraverso l’acquisto da parte del Comune di Roma.
_coordinate temporanee
” L’orizzonte della Tenda_ è quello disegnato dal gesto che lancia, dal salto, reiterato, ignorando le delimitazioni urbanistiche e architettoniche, le categorie del transitabile e dell’abitabile
dove le coordinate si annodano ai balconi, alle maniglie, ricollegandosi alla realtà dei contesti”. Le stesse coordinate si spostano poi per magnetismo, per ancorarsi alle pareti metalliche del MAAM, Museo dell’altro e dell’altrove, nella verticalità della lamiera o in punti cardinali, con le altalene nell’installazione alla Pelanda, dove si alternano presenze in sospensione e reciprocità: slegando ai venti e nella sua rosa, i luoghi di origine da quelli di partenza, affidandosi ad un simbolo, che è rifermento del viaggiare a vista, in alto mare.


Ai magneti dell’istallazione della Tenda_ al MAAM si aggiungono i feltrie i 4 punti cardinali N/S E/O _ in altalena in una nuova partitura di coordinate temporanee alla Pelanda

dettagli dell’istallazione dell’Iper_Tenda e della Tenda_al MAAM 2016
_la rosa dei venti
Parte centrale del disegno dell’Iper_Tenda, la rosa dei venti, non è più a bordo cartina ma struttura portante oltre che sostegno di una circolarità che la vuole a tutto tondo.
È questo disegno a svelarsi, aprendosi malgrado il mio procedere in linea retta da un capo all’altro della sua stella con l’esperienza documentata dal video Attraverso la rosa del 2009: linea che si apre sotto i miei passi, in salite impervie e discese a picco, che vengono innestati tra le linee dell’Iper_ Tenda, inserendosi quasi invisibili nell’installazione alla Pelanda, a spezzare, deviare o accompagnare le traiettorie dei percorsi portati.

N/S E/O_in altalena
I 4 punti cardinali ai quattro lati della sala del teatro 2 della Pelanda
sono 4 altalene, realizzate per l’installazione, alle quali si aggiungono spicchi della rosa dei venti, anche loro in PVC, inseriti tra le linee.