about

La mia ricerca si concentra sul confine, tra abbandono e resistenza; corpo e tempo attraverso, in sezione, nella costante reciprocita’ tra materialita’ e rarefazione, astrazione e carnalita’.

Il mio operare spazia inevitabilmente tra linguaggi diversi tornando sempre alla pittura, linguaggio che mi ricollega alla storia, quale portato da affrontare e ripensare ma anche quale pratica “antica” della virtualità che mette in contatto corpo e visione, gesto e immaginazione in un dialogo diretto con la luce. Territorio di riferimento ed esplorazione, pratica dell’alta tecnologia del corpo umano che motiva la scelta del grande formato, un territorio da riabitare e da ridefinire, ripartendo dal corpo, espropriato e meccanizzato, per restituirlo alla sua dimensione politica.

Mi interessa la condizione del corpo in stato di emergenza, dilaniato, avatar, mero simulacro, in continuo scarto a se stesso, oltre se stesso, quando si offre nello scarto al salto, accettando l’abbandono delle coordinate date, in sospensione, tra l’apparire e lo scomparire in una transversalita’ temporale, quando emerge, affiorara nel presente.

La pittura e’ un linguaggio che permette di ricollegare anche nella sua virtualità più siderale ad un esperienza del corpo implicandolo inevitabilmente come gestante e non mero fruitore, come corpo politico. Questo percorso attraversa l’installazione, la scultura, azioni ed interventi nello spazio urbano, nella ricerca di sue nuove estensioni e coordinate di cui la Tenda_ è dispositivo di condivisione in costruzione.

300 x 200

La pittura è territorio di esplorazione, un interfaccia, «regione materiale» come la ritrovo intesa da Laura Tribaldi in Menti parallele1,di rapporto con l’altrove. Scelta che si formalizza nell’uso dello stesso formato 300 x 200 cm, per le sue tappe principali.

1 Tribaldi, L., Menti parallele, Effequ ed., 2020, p.18-19.

La tarea de ablandar el ladrillo todos los días, la tarea de abrirse paso en la masa pegajosa que se proclama mundo, cada mañana topar con el paralelepípedo de nombre repugnante, con la satisfacción perruna de que todo está en su sitio, la misma mujer al lado, los mismos zapatos, el mismo sabor de la misma pasta dentífrica, la misma tristeza de las casas de enfrente,…

Julio Cortazar

Matrimonio (Raumschiff) 2009 acrilico su tela 300 x 200

La pelle del cielo (Schöneweide) 2008 acrilico e olio su tela 300 x 200

Vite (omaggio al Mantegna) 2007 acrilco e olio su tela 300 x 200

lista titoli?

3D/2D

La pittura e il disegno si alimentano di esperimenti attraverso diversi materiali e dimensioni che riportano sempre alla bidimensione quando non ad un’ aderenza allo spazio circostante per sondarne i limiti, suggerirne estensioni, indossarne le condizioni.

Altrove

L‘altrove, come luogo fisico e sopratutto, come progetto utopico, è una presenza costante nel lavoro di Valeria Sanguini. Si tratti di disegnare la geografia di un continente immaginario, di raccoglierne e catalogarne i (falsi) reperti, di rappresentare allusivamente i paesaggi, cio‘ che interessa l‘artista e‘ sopratutto la possibilità di indurre lo spettatore ad uno stacco, a una momentanea interruzione dell’incredulità(..))

(Stefano Chiodi dal catalogo Prototipi 0.1 2001 p.168 Sossella ed.)

La dimensione dell’altrove attraversa tutta la mia ricerca e mi ha portato ad estendere l’interfaccia dell’opera nello spazio urbano e nell’installazione attraverso collaborazioni ed azioni.