Teatro 2 Pelanda | Mattatoio
Piazza O. Giustiniani 4
Roma
Un’installazione e dispositivo d’incontro a IPER 024, festival delle periferie.

veduta dell’installazione Iper_Tenda Mattatoio la Pelanda IPER 024
L’Iper_Tenda si estende negli spazi del teatro 2 della Pelanda con le sue linee, portandovi le sue coordinate in sospensione,
abitandola temporaneamente di corpi,
azioni, proposte, incontri in nome di uno spazio di immaginazione collettiva per la terza edizione del festival HIC SUNT LEONES
Dove abita l’immaginazione.
sul canale Youtube dell’Iper_Tenda

L’ Iper_Tenda
La Tenda_ è un disegno che si sviluppa percorrendo, non concepisce specificità se non quella che si costruisce in cammino e nel trovare luoghi dove soffermarsi. Si costruisce estendendosi e mettendo il relazione le proprie tappe.
La Tenda_ ha scelto il MAAM, Museo dell’altro e dell’altrove nel 2016, quale ideale approdo in corrispondenza alle proprie coordinate di partenza.

magneti stampa B/N e spray su carta 2016
Si riattiva per celebrare la recente acquisizione del Metropoliz e del MAAM, ex spazio occupato e sotto esproprio, da parte del Comune di Roma.
Riconosciuto come spazio di sperimentazione culturale e sociale e primo Museo abitato al mondo.

Inkjet 2016 Cprint 15 x 10 cm

dettaglio dell’istallazione alla Pelanda 2024

dettaglio dell’installazione Iper_Tenda al Mattatoio La Pelanda Iper 024

angles morts 2025 PVC fettucce e sassi
22 le presenze invitate all’Iper_Tenda: artisti, attivisti, poeti, musicisti, figure alle quali ho chiesto di portare una propria voce o gesto, una pratica da condividere, approfondendo alcune linee che accompagnano il procedere della Tenda_ indagandone squarci e memorie, arricchendone lo spettro cromatico ed aprendola a nuovi venti.









dall’ articolo “Hic Sunt Leones. Realtà e Utopie” al Festival delle Periferie di Roma di Silvia Carletti Zone Impure Journal for Art and Antropology
Così anche l’installazione IperTenda di Valeria Sanguini è testimone della complessa relazione tra arte, antropologia e realtà, in qualità di “storyboard circolare”
e dispositivo nomade nato nel 2011 a Berlino dove aveva sfilato in strada unendosi ad una manifestazione, successivamente portata a Riace come simbolo di accoglienza e legame tra gli abitanti, e infine attivata al MAAM nel 2016, dove è divenuta parte integrante della casa-città-museo.
Per il Festival,la Tenda è installata in una delle sale del Mattatoio e ospita incontri, performance e opere partecipate, in qualità di “lente di conoscenza”. Ad inaugurarla è l’intervento di Ode, ragazzo senza fissa dimora arrivato in Italia attraverso un lungo viaggio dalla Nigeria passando per la Libia. Il suo è un racconto di viaggio, Along the Line, tra l’arrivo in Italia e la quotidianità di un’esistenza precaria: a Roma, raccoglie foglie e rifiuti lungo le strade prendendosi cura degli spazi abitativi di un quartiere dove, per ossimoro, la sua presenza è a volte invisibile. Posta al centro e in relazione con il dispositivo Tenda, la sua narrazione diviene elemento di rottura e di ingresso negli spazi rappresentativi dell’arte della cruda realtà del vivere il margine.
_coordinate temporanee
” L’orizzonte della Tenda_ è quello disegnato dal gesto che lancia, dal salto, reiterato, ignorando le delimitazioni urbanistiche e architettoniche, le categorie del transitabile e dell’abitabile
dove le coordinate si annodano ai balconi, alle maniglie, ricollegandosi alla realtà dei contesti”. Le stesse coordinate si spostano poi per magnetismo, per ancorarsi alle pareti metalliche del MAAM, Museo dell’altro e dell’altrove, nella verticalità della lamiera o in punti cardinali, con le altalene nell’installazione alla Pelanda, dove si alternano presenze in sospensione e reciprocità: slegando ai venti e nella sua rosa, i luoghi di origine da quelli di partenza, affidandosi ad un simbolo, che è rifermento del viaggiare a vista, in alto mare.

Ai magneti dell’istallazione della Tenda_ al MAAM si aggiungono i feltri e i 4 punti cardinali _ in altalena in una nuova partitura di coordinate temporanee alla Pelanda

dettagli dell’istallazione dell’Iper_Tenda e della Tenda_al MAAM 2016
_la rosa dei venti
Parte centrale del disegno dell’Iper_Tenda, la rosa dei venti, non è più a bordo cartina ma struttura portante oltre che sostegno di una circolarità che la vuole a tutto tondo.
È questo disegno a svelarsi, aprendosi malgrado il mio procedere in linea retta da un capo all’altro della sua stella con l’esperienza documentata dal video Attraverso la rosa del 2009: linea che si apre sotto i miei passi, in salite impervie e discese a picco, che vengono innestati tra le linee dell’Iper_ Tenda, inserendosi quasi invisibili nell’installazione alla Pelanda, a spezzare, deviare o accompagnare le traiettorie dei percorsi portati.

dettaglio dell’installazione Iper_Tenda al Mattatoio La Pelanda Iper 024



“per una rosa” collage su carta e colore 2015
_in altalena
4 punti cardinali ai quattro lati della sala del teatro 2 della Pelanda
4 altalene, realizzate per l’installazione, che si aggiungono agli spicchi della rosa dei venti, inseriti tra le linee.
Un invito a vivere anche lo spazio corale del teatro 2 in una dimensione di sospensione e di reciprocità degli opposti.

degelogocalize 2024 30 x 30 cm
testo per il catalogo HIC SUNT LEONES a cura di Giorgio de Finis ed. Castelvecchi